Infertilità come primo segno dell'endometriosi

16.06.2019

L'associazione tra endometriosi e infertilità è estremamente frequente. Si calcola che una percentuale variabile dal 20 al 50% di donne che riscontrano difficoltà ad ottenere spontaneamente la gravidanza possa essere affetta da questa patologia senza saperlo. 

Purtroppo è risaputo che il ritardo diagnostico nell'endometriosi è stimato in anni pertanto a volte l'infertilità rappresenta il primo segno clinico prima ancora dell'insorgere dei sintomi classici come dismenorrea, dispareunia, dischezia ecc. Ci si potrebbe quindi chiedere come fare ad indirizzare la paziente ad una diagnosi precoce e di conseguenza ad un trattamento adeguato. In realtà una diagnosi precoce è fattibile soltanto che non risulta semplice. Occorre da una parte integrare una spiccata capacità nell'eseguire un'ecografia ginecologica di secondo livello volta ad individuare segni ecografici per lo più indiretti in fase iniziale. Inoltre tale metodica deve essere necessariamente integrata da una visita ginecologica volta ad indagare sopratutto la rigidità dei fornici vaginali ma la cosa più importante è che queste due metodiche vengano eseguite dalla medesima persona perchè solo l'integrazione dei dati forniti dalla visita e dall'ecografia potranno far sospettare una patologia endometriosica precoce. A questo va aggiunto necessariamente una valutazione della riserva ovarica anche seriata col dosaggio dell'ormone anti-mulleriano. Diversi lavori evidenziano come tale test di riserva ovarico sia sensibilmente ridotto nella pazienti con endometriosi rispetto a donne di pari età apparentemente sane. 

L'integrazione di questi dati potrebbe portare quanto meno al sospetto dell'endometriosi e di conseguenza a scegliere un percorso terapeutico diverso per la coppia. Troppo volte le coppie si sentono dire "la vostra è un'infertilità idiopatica ovvero senza causa" ma in realtà è probabile che in questa grossa fetta di pazienti si celi qualche problematica non è stata ancora diagnosticata. L'esecuzione di una diagnosi precoce diventa poi fondamentale in quanto se la coppia non ha altri problemi di fertilità ed è molto giovane potrebbe beneficiare di un trattamento chirurgico che aumenterebbe di circa dil doppio il tasso di gravidanza spontanea. Al contrario se vi fossero altri fattori d'infertilità si potrebbe indirizzare direttamente la coppia verso un percorso di FIVET evitando loro una perdita di tempo che oltre ad essere a volte straziante risulta essere controproducente visto che queste pazienti se avviate precocemente ad una tecnica di fecondazione in vitro riusciranno ad avere tassi di gravidanza elevati. Se invece si procrastina troppo nel tempo la scelta terapeutica allora a volte neanche la FIVET può essere d'aiuto.